Il Mozambico è considerato uno dei Paesi al mondo più vulnerabili al cambiamento climatico e alle sue conseguenze: aumento delle temperature, diminuzione delle precipitazioni, maggiore frequenza di fenomeni estremi quali siccità prolungate, uragani, alluvioni. Il progetto “Sviluppo rurale per la resilienza delle comunità” risponde alle conseguenze di una delle più gravi manifestazioni del fenomeno climatico El Niño degli ultimi 50 anni.

Tra il 2015 e il 2016, la siccità – e le sue conseguenze sulla produzione agricola e sul settore dell’allevamento, con migliaia di capi di bestiame morti - ha provocato una crisi alimentare e nutrizionale grave e prolungata in Mozambico e in tutta la regione australe dell’Africa. A partire da fine 2016 la parte meridionale del Paese è stata inoltre colpita da una severa crisi idrica: i livelli dell’acqua nella diga del Pequenos Libombos sono scesi al 14% (la media del periodo è intorno all’80%) della sua capacità a metà gennaio 2017, sempre a causa di El Niño e delle scarse precipitazioni nella zona del fiume Umbeluzi.