SVILUPPO RURALE E RAFFORZAMENTO DELLA CAPACITÀ DI RESILIENZA

DELLE COMUNITÀ NEI
DISTRETTI DI MAGUDE,
MOAMBA E MANHIÇA
– MOZAMBICO

Magazine

Distribuire sementi ai tempi del COVID-19

Le misure di emergenza definite dal Governo del Mozambico per contenere la diffusione del COVID-19 richiedono una riorganizzazione delle attività al fine di garantire la sicurezza di tutti. Con la nuova stagione agricola che sta per iniziare è fondamentale distribuire le sementi in tempo – ecco come ci siamo organizzati.

Distribuire sementi ai tempi del COVID-19

A partire dal 23 marzo, il Governo mozambicano ha adottato una serie di misure di emergenza volte a contrastare la diffusione del COVID-19; misure che, a partire dal 1 aprile, si sono intensificate con l’adozione dello “Stato di emergenza nazionale”, in vigore sino al 31 maggio. 

Al momento in cui scriviamo il numero di casi supera di poco i 130: ma nell’ultima settimana casi di positività – che fino ad allora si concentravano in due sole Province, quella di Maputo e quella di Cabo Delgado – sono stati rilevati in varie zone del Paese. 

18/05/2020

2021 agricoltura associazioni Magude timeline

Ad oggi, l’impatto della pandemia sul pur fragile sistema sanitario è ancora limitato; ma le conseguenze socio-economiche delle misure di emergenza – ancora difficili da misurare – si intersecano con un contesto caratterizzato da vulnerabilità e bisogni multidimensionali della popolazione, esacerbati da questa situazione: ad esempio, il Famine Early Warning System Network segnala una situazione di stress / crisi alimentare in tutta la zona meridionale e centrale del Paese data in peggioramento a causa delle conseguenze dello stato di emergenza

Questo significa, per il team di progetto, la necessità di ripensare al modo in cui si svolgono le attività: da un lato è necessario garantire la sicurezza e la salute di tutti i membri del team e dei membri delle associazioni, dall’altro occorre identificare le modalità più adeguate per procedere con il lavoro previsto – formazioni, avanzamento dei campi di dimostrazione, interventi idrici, distribuzione di sementi. In particolare quest’ultima è un’attività che non può essere posticipata: le sementi di ortaggi certificate dall’Istituto di Ricerca Agronomica del Mozambico e testate dagli agronomi di progetto sono un input fondamentale per i produttori agricoli, che spesso hanno difficoltà a trovare sementi di qualità nei tempi necessari per la semina. Nella situazione attuale, seminare per tempo mette le basi per una buona stagione produttiva, che potrà contribuire sia al reddito – la produzione di ortaggi, soprattutto quelli a ciclo breve, è prevalentemente realizzata a fini commerciali – sia alla sicurezza alimentare e nutrizionale delle famiglie.

Distribuire sementi ai tempi del COVID-19 significa, anche, cogliere l’occasione per condividere informazioni sul virus, su come prevenirlo, e su cosa fare se si presentano problemi di salute – allo stesso tempo rispettando le indicazioni del Ministero della Salute in merito al distanziamento sociale e alle buone norme igieniche. Ecco come:

Il video qui sopra, girato nel giardino degli uffici di Helpcode a Marracuene, rappresenta la “prova generale” di quello che il team sta facendo in questi giorni nei Distretti di intervento: si installa la postazione di lavaggio delle mani e quella di distribuzione delle sementi presso le sedi delle associazioni, e i membri, singolarmente, scelgono le sementi a cui sono interessati, anche sulla base dei consigli dei tecnici agronomi (quelli di progetto, e quelli dei Servizi Distrettuali per le Attività Economiche con cui si collabora strettamente). Le sementi sono distribuite secondo la modalità della compartecipazione: ovvero, i membri delle associazioni contribuiscono con il 15% del valore delle sementi acquistate. Questo valore viene erogato nel conto delle stesse associazioni e, insieme agli agronomi, i membri decidono come investirlo: coprire il costo di affitto di un trattore, o di un camion per trasportare la merce al mercato, sostenere i costi del combustibile per l’irrigazione, comprare attrezzature per la trasformazione o la conservazione della produzione. È una modalità, questa della compartecipazione, sperimentata sin dall’inizio del progetto, che permette non solo di uscire dalla logica della donazione standardizzata (il “classico” kit di sementi uguali per tutti), valorizzando il sapere e la capacità dei contadini e delle contadine di pianificare la loro produzione e di scegliere quello che ritengono più strategico, ma anche di contribuire alla capacità delle associazioni di fare investimenti che vadano a beneficio di tutti e, di conseguenza, di diventare attori di mercato più forti e competenti.

18/05/2020

2021 agricoltura associazioni Magude timeline

Ad oggi, l’impatto della pandemia sul pur fragile sistema sanitario è ancora limitato; ma le conseguenze socio-economiche delle misure di emergenza – ancora difficili da misurare – si intersecano con un contesto caratterizzato da vulnerabilità e bisogni multidimensionali della popolazione, esacerbati da questa situazione: ad esempio, il Famine Early Warning System Network segnala una situazione di stress / crisi alimentare in tutta la zona meridionale e centrale del Paese data in peggioramento a causa delle conseguenze dello stato di emergenza

Questo significa, per il team di progetto, la necessità di ripensare al modo in cui si svolgono le attività: da un lato è necessario garantire la sicurezza e la salute di tutti i membri del team e dei membri delle associazioni, dall’altro occorre identificare le modalità più adeguate per procedere con il lavoro previsto – formazioni, avanzamento dei campi di dimostrazione, interventi idrici, distribuzione di sementi. In particolare quest’ultima è un’attività che non può essere posticipata: le sementi di ortaggi certificate dall’Istituto di Ricerca Agronomica del Mozambico e testate dagli agronomi di progetto sono un input fondamentale per i produttori agricoli, che spesso hanno difficoltà a trovare sementi di qualità nei tempi necessari per la semina. Nella situazione attuale, seminare per tempo mette le basi per una buona stagione produttiva, che potrà contribuire sia al reddito – la produzione di ortaggi, soprattutto quelli a ciclo breve, è prevalentemente realizzata a fini commerciali – sia alla sicurezza alimentare e nutrizionale delle famiglie.

Distribuire sementi ai tempi del COVID-19 significa, anche, cogliere l’occasione per condividere informazioni sul virus, su come prevenirlo, e su cosa fare se si presentano problemi di salute – allo stesso tempo rispettando le indicazioni del Ministero della Salute in merito al distanziamento sociale e alle buone norme igieniche. Ecco come:

Il video qui sopra, girato nel giardino degli uffici di Helpcode a Marracuene, rappresenta la “prova generale” di quello che il team sta facendo in questi giorni nei Distretti di intervento: si installa la postazione di lavaggio delle mani e quella di distribuzione delle sementi presso le sedi delle associazioni, e i membri, singolarmente, scelgono le sementi a cui sono interessati, anche sulla base dei consigli dei tecnici agronomi (quelli di progetto, e quelli dei Servizi Distrettuali per le Attività Economiche con cui si collabora strettamente). Le sementi sono distribuite secondo la modalità della compartecipazione: ovvero, i membri delle associazioni contribuiscono con il 15% del valore delle sementi acquistate. Questo valore viene erogato nel conto delle stesse associazioni e, insieme agli agronomi, i membri decidono come investirlo: coprire il costo di affitto di un trattore, o di un camion per trasportare la merce al mercato, sostenere i costi del combustibile per l’irrigazione, comprare attrezzature per la trasformazione o la conservazione della produzione. È una modalità, questa della compartecipazione, sperimentata sin dall’inizio del progetto, che permette non solo di uscire dalla logica della donazione standardizzata (il “classico” kit di sementi uguali per tutti), valorizzando il sapere e la capacità dei contadini e delle contadine di pianificare la loro produzione e di scegliere quello che ritengono più strategico, ma anche di contribuire alla capacità delle associazioni di fare investimenti che vadano a beneficio di tutti e, di conseguenza, di diventare attori di mercato più forti e competenti.

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